
Kantar pubblica il rapporto Winning Food & Drinks Occasions Out-Of-Home, che descrive le tendenze del consumo di cibo fuori casa. Sono considerati nello studio tutti i cibi consumati durante gli spostamenti, nel luogo in cui vengono acquistati, al lavoro e in ogni altra occasione diversa dal classico pasto preparato nella propria abitazione.
La ricerca confronta i dati del 2017 e del 2018 e riguarda 10 Paesi: Brasile, Cina, Francia, Indonesia, Messico, Portogallo, Spagna, Tailandia, Regno Unito e Vietnam. Il fatto che siano stati coinvolti diversi Paesi europei, e in particolare la Francia e la Spagna, rende il documento utile anche per comprendere le dinamiche italiane.
L’obiettivo è quello di capire se il consumo out of home di alimenti sia in crescita – e di quanto – e quali siano i prodotti che trainano il mercato.
La ricerca consegna dapprima una fotografia complessiva sul consumo di cibo fuori casa, indicando le percentuali di variazione tra i due periodi considerati, sia in termini di spesa sia in termini di frequenza. Questo ultimo dato, in particolare, rende possibile capire quando – e per chi – il consumo fuori casa sia un’eccezione o una abitudine consolidata.
L’approfondimento riguarda le categorie di prodotto, dove per ognuna è indicata la variazione di spesa. Il dato rappresentato è globale, mancando il dettaglio per singolo Paese. I prodotti alimentari presi in considerazione sono: cioccolato, yogurt, biscotti/dolci, snack salati, acqua in bottiglia, succhi di frutta, gelati, bibite analcoliche (soft drinks), caffè. Per ogni categoria, inoltre, è presente la quota di spesa di consumo a casa e fuori casa, sul totale.
La seconda parte della sintesi di ricerca, invece, mostra i dati più interessanti per Paese indagato. In generale, vengono illustrate le variazioni di spesa rispetto ad ogni occasione di consumo, i prodotti che più di altri hanno influenzato l’andamento generale e la frequenza di consumo di cibo fuori casa. In questa sezione sono evidenziati gli alimenti che, per ogni Paese, sono oramai un evergreen del consumo fuori casa e quali invece sono le new entry.
L’ultima parte del rapporto si concentra sul food delivery e il take away, che vengono considerati occasioni di consumo “non tradizionali”. Oltre a stimare il peso di questo tipo di servizi, sul totale del consumo di cibo fuori casa, vengono presi in considerazione anche i canali e i fornitori che vengono utilizzati con maggior frequenza, evidenziando l’importanza del cosiddetto foodtech.
Qui, sono confrontati i trend di utilizzo dei canali tradizionali (come la telefonata al ristorante perché prepari un piatto da portare poi via) oppure più innovativi (come l’uso di un app proprietaria, oppure di piattaforme come Deliveroo o UberEats).
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- Ristorazione: nuovi modi di consumare il cibo e di viverlo
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- Food delivery: il mercato, gli investimenti, i consumi
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