
Cos’è l’Osservatorio Immagino Nielsen sulla spesa degli italiani
L’Osservatorio Immagino viene pubblicato due volte all’anno e monitora gli acquisti degli italiani nel momento della spesa presso supermercati e ipermercati.
La metodologia incrocia le informazioni presenti sulle etichette dei prodotti con le vendite, identificate dal del codice a barre GS1 GTIN (ex EAN). A questo aggiunge una rilevazione su panel, su un campione di 9 mila famiglie rappresentativo della popolazione italiana, con l’obiettivo di identificare profili di spesa a seconda delle principali variabili sociodemografiche.
L’uso delle informazioni contenute nelle etichette permette un monitoraggio delle tipologie di prodotti rispetto a: valori nutrizionali, loghi, claim di marketing o nutrizionali, luogo di produzione o lavorazione, certificazioni, avvertenze.
In questo modo si possono tracciare le performance di vendita dei prodotti vegani, o con marchio IGP, senza sale, arricchiti di vitamine e molto altro.
I prodotti alimentari compongono gran parte del carrello, ma vengono monitorati anche i prodotti per l a cura e l’igiene della persona. I prodotti sono segmentati in 10 categorie:
- Bevande
- Carni
- Cura casa
- Cura persona
- Drogheria alimentare
- Freddo
- Fresco
- Ittico
- Ortofrutta
- Petcare
Quali sono i temi dell’Osservatorio Immagino
Il tema è la spesa degli italiani, dai quali si intuisce la dieta (ovvero l’analisi del metaprodotto, che indica la distribuzione di proteine, carboidrati, grassi e fibre e le loro variazioni nel corso del tempo, secondo ovviamente i prodotti acquistati).
Vi sono 12 capitoli, che descrivono altrettanti fenomeni, che da qualche anno sono comuni ad ogni edizione:
- Il metaprodotto: la misura nutrizionale della spesa media italiana.
- L’italianità: il “made in Italy”, le Dop e le regioni in etichetta.
- Il free from: il trend dei claim consolidati e di quelli emergenti.
- Il rich-in: i cibi ricchi o arricchiti e i fenomeni di mercato.
- Le intolleranze: la dinamica del “senza glutine” e del “senza lattosio”.
- Il lifestyle: vegetariano, vegano, biologico, halal e kosher. Il cibo identitario.
- Loghi e certificazioni: fairtrade, Ecolabel, Cruelty free. I nuovi valori delle aziende in etichetta.
- Gli ingredienti benefici: dallo zenzero alla mandorla, i sapori del momento.
- La texture dei prodotti: le caratteristiche organolettiche evidenziate on pack.
- Il cura persona: con un approfondimento sui prodotti biologici.
- Il cura casa green: la sostenibilità sulle etichette dei prodotti per la pulizia.
- La sostenibilità: l’impegno a favore dell’ambiente è entrato nelle etichette dei prodotti.
A ciò si aggiungono gli approfondimenti peculiari ad ogni edizione: nel 2020 e 2021 c’è stato ovviamente un approfondimento dell’effetto del Covid sui consumi, nel 2019 furono la sostenbilità e il packaging, nel 2022 sono di nuovo la sostenibilità (con focus sul riciclo) più un dossier sulle occasioni di consumo “Dimmi quando mangi e ti dirò cosa cerchi”.
Perchè leggere l’Osservatorio Immagino
L’Osservatorio Immagino è un piccolo manuale da consultare quando cerchiamo una risposta sull’andamento dei consumi quotidiani. Possiamo scoprire se cresce, e di quanto, l’acquisto di prodotti arricchiti in fibre, oppure quali sono le informazioni di filiera ormai più diffuse sulle etichette. Possiamo sapere, per esempio, che quasi tutti i prodotti hanno inserito la nota “senza olio di palma” sulla confezione e valutare se rappresenti ancora un valore aggiunto oppure no. Ancora, possiamo sapere quali sono le Regioni che più di altre evidenziano le produzioni locali e – ovviamente – con quali risultati di vendita.
Infine, sebbene le informazioni sulla spesa alimentare siano la grande maggioranza, la sezione dedicata alla cura della persona riserva spesso interessanti sorprese.
Dov’è pubblicato l’Osservatorio Immagino
A questo link, si trova l’ultima edizione e tutte le precedenti.
Per scaricarle gratuitamente, occorre registrasi sul sito.
Altre risorse sui consumi quotidiani degli italiani
Sul largo consumo e sui trend emergenti puoi consultare anche il Rapporto Coop e sui prodotti biologici il rapporto dell’Osservatorio Sana